martedì 18 settembre 2007

IL VIAGGIO



Il viaggio è in programma per l’autunno 2007 e avrà la durata di 2 anni. La traversata atlantica avverrà con una nave cargo che, partendo da Le Havre il 23novembre, dopo 28 giorni di navigazione, sbarcherà a Buenos Aires. Da lì inizierà il percorso illustrato sopra di oltre 100.000 km.
Il viaggio avrà uno svolgimento particolare , prima per la lunga durata del trasferimento in nave che sarà dedicata al perfezionamento ed alla concentrazione e poi perchè il percorso fatto con il camper permetterà un ritmo lento e meticoloso, quasi di pellegrinaggio, senza saltare da una località all’atra (come avviene con la maggioranza dei viaggi di oggi con mete sempre più lontane e tempi di permanenza più ristretti) consentendo di assaporare ogni particolare del paesaggio, soprattutto di quello umano.
Scopo del viaggio sarà quello di conoscere e documentare con fotografie ed appunti genti città e luoghi lontani con particolare attenzione a come vivono gli altri, a come affrontano la realtà quotidiana, entrando nelle loro case, vivendo, meglio abitando con loro, sempre grati dell’accoglienza e dell’arricchimento spirituale e degli insegnamenti che ci daranno, con la speranza di dare un piccolo contributo a comprendere i grandi mutamenti che stiamo vivendo nella natura e nelle società.
L’interessamento maggiore sarà rivolto, in tutti i Paesi che attraverseremo, alla ricerca dei Veneti emigrati e dei loro discendenti, organizzati o meno in Associazioni, incontrandoli nei loro ambienti, desiderosi di sentire le loro esperienze, le loro storie ma anche alla ricerca di coloro che operano nelle missioni, nel volontariato, e in qualsiasi altra attività portando del bene e facendo onore al nostro Paese.

Giancarlo e Adriana auspicano che delle Istituzioni, degli Enti, delle Associazioni o delle Ditte contribuiscano per rendere possibile la pubblicazione di un libro sul viaggio.

PRESENTAZIONE

Gian Carlo Michelotto, di origine veneziana, dal ‘74 vive a Limena, nel padovano. Dopo la maturità classica conseguita ad Assisi, da studente lavoratore frequenta la facoltà di Scienze Politiche interrompendo poi gli studi per impegni di lavoro. Ha lavorato per 25 anni nella torrefazione del caffè e poi ha concluso la sua attività come consulente finanziario per l’Impresa.Fotografa da circa 30 anni, mosso inizialmente dai tanti viaggi di lavoro e di vacanza.
Ha acquisito le prime nozioni tecniche da autodidatta consultando manuali, libri fotografici e frequentando foto club. Iscritto alla FIAF dagli anni ‘80,ha la tessera n. 8640.
Nell’anno 1983 è stato tra i fondatori del Gruppo Fotografico “La Barchessa “ di Limena. Nello stesso periodo ha partecipato ad alcuni concorsi nazionali patrocinati dalla FIAF quali Il Cupolone di Firenze, Città dei Padova, R.C.E.-UNICEF,MASTER-AGFA CROME,riportando premiazioni e riconoscimenti. In seguito, assorbito totalmente dal lavoro nella propria impresa, ha bruscamente interrotto con la fotografia cedendo finanche l’attrezzatura. Ma la passione mai sopita è riemersa, dapprima furtiva nelle tradizionali foto di famiglia, e poi, dopo il riavvicinamento agli amici della “Barchessa”, con nuovi lavori. Andato in pensione ed entrato nella cosi detta “età libera” ha ripreso il cammino sia nei viaggi che nella fotografia.
Nell’anno 2001 ha esposto ad Arquà Petrarca al FotoPadova e ad Arzignano. Nel 2002 a Piazzola sul Brenta, ad Assisi, a Sossano, a Mestre, a Vicenza ed a Mogliano Veneto. Nel 2006 a Limena ha esposto foto del viaggio in Cina.
La moglie Adriana Arena, nata a Monteforte d’Alpone, maturità classica a Vicenza, ha collaborato nell’azienda di famiglia fino al 1985, poi si è dedicata alla mamma inferma ed ad allevare le nipoti Eleonora e Giulia,avute dalla figlia Liana Nei viaggi è un po’ più tiepida di Gian Carlo però dopo si fa coinvolgere dalle situazioni ed emozioni.
Hanno quasi sempre fatto le ferie con il “camper”. Paesi e luoghi visitati: Inghilterra, Scozia, Grecia, Turchia, Corsica, Francia,Portogallo, Spagna, Marocco, Basilicata, Russia , Kazakhstan, Cina Tibet, Mongolia,Repubbliche Baltiche, Sardegna Gian Carlo, da solo in aereo, negli anni ’80, San Pietroburgo e Kenia.
Di tutti i viaggi sono numerose le immagini conservate. Il viaggio in Sardegna fatto dal 15 maggio al 30 giugno 2007 è stato il banco di prova del passaggio al digitale.




Da una recensione.

Gian Carlo Michelotto vive la fotografia come autentica passione, passione della vista e dello sguardo, del vedere e registrare forme e sensazioni, fermare atmosfere e percezioni, documentare visioni e condizioni, relazioni e rapporti.
Gli aspetti tecnici per lui sono certo importanti ma marginali rispetto all’immagine ed al senso dell’immagine nel suo decantarsi nella memoria, nel farsi occasione e pretesto di racconto, e dunque di conoscenza, di esperienza, di tempo lungo di emozione estetica come vero e proprio animarsi e coltivarsi dei sensi…

Spesso la sua è fotografia di viaggio, e dunque anticipazione della memoria, selezione di ciò che si vuole gelosamente serbare nella coltivazione della prensilità dei sensi, dell’intelligenza e dell’anima, cioè di quella cultura e profondità di sentire e di pensare che qualificano le scelte sensitive e concettuali. La passione fotografica sovrasta e cancella lo “sguardo” curioso, superficiale e spesso impertinente e anche arrogante del turista, e lo rende invece rispettoso, gentile e disponibile a quel dialogo segreto e confidenziale (magari inespresso, ma che sempre emerge dalle immagini più efficaci) tra le attenzioni e le intenzioni di chi ritrae e le azioni e le pose di chi è ritratto, esplicitandosi in spontaneità e autenticità, in suggestione di verità… cercando di entrare nel flusso di un’emozione naturalistica lunga e forte, appunto per apprendere e registrare - ancor prima che con il mezzo meccanico - con il proprio corpo , con i sensi resi più acuti ed espansi dalla possibilità fotografica , gli elementi che fanno da contesto alla vita, alla cultura, all’identità di quei luoghi e di quelle genti: i colori delle terre e delle case, gli odori fermentanti, il calore, gli orizzonti, gli spazi ed i corpi, gli oggetti, fino ai gesti e agli sguardi che sempre rivelano il valore delle cose e la misura e la qualità e intensità dei rapporti.
E’ in questa naturale, istintiva e sempre più raffinata e consapevole semplicità di approccio e di intenti che si riconoscono e davvero si apprezzano la passione, la personalità e la qualità di Gian Carlo Michelotto fotografo.
Padova, novembre 2001 Giorgio Segato


Giorgio Segato.
Nato a Carmignano di Brenta, si è laureato a Padova. Saggista e pubblicista, si occupa di mostre dal 1971, fra le quali la Biennale del Bronzetto e Piccola Scultura di Padova. E’ commissario della Internazionale Dantesca di Ravenna, lo è stato della triennale du Petit Bronz di Parigi, della Triennale di Budapest, è coordinatore artistico della Fiera Arte Padova e dell’ExpoArte Bari. Autore di pubblicazioni varie , ha scritto di un migliaio di autori e collaborato ad oltre un centinaio di testate. Ha partecipato a lavori di giurie nazionali di fotografia. Ha pubblicato sei raccolte di poesia.

Foto della Cina: l’interesse principale si è rivolto alla ricerca di frammenti del “vecchio uomo cinese” che ancora per poco si troverà nelle province non travolte dallo sviluppo industriale, nelle campagne, nei mercati, nelle piazze , all’interno delle case, ascoltando, riprendendo il quotidiano , mostrando il positivo della vita, e poi alla bellezza incontaminata dei paesaggi a volte veramente spettacolari. Molte le foto in archivio con appunti ed impressioni, utilizzabili per una pubblicazione.

giovedì 13 settembre 2007

Gran Tour d'America

«Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone». Lo scriveva John Steinbeck, il romanziere americano che nel 1962 ricevette il premio Nobel per la letteratura. Ma questo in fondo deve essere anche il pensiero di Giancarlo Michelotto, 70 anni, e di sua moglie, Adriana Arena, 67 che il 23 novembre dal porto francese di Le Havre partiranno per un viaggio lungo due anni, a bordo del loro camper, in cui visiteranno tutto il continente americano.

Da Buenos Aires a Capo Horn per poi risalire lungo la Cordigliera delle Ande e toccare Santiago del Cile addentrandosi quindi nella foresta amazzonica attraversando il Brasile, la Bolivia, e su sino al Venezuela e alla Colombia da dove si imbarcheranno per il Centro America che percorreranno sino agli Stati Uniti, il Canada e l'Alaska.

Oltre centomila chilometri per un viaggio che toccherà metropoli e piccole città; villaggi dimenticati e paesaggi sconfinati; picos e ghiacciai; indios ed europei; grandi ricchezze e laceranti miserie.

«Viaggiare è scoprire e scoprirsi; è la prima emozione che ti lascia un luogo, una città, un'atmosfera - racconta Giancarlo Michelotto, che abita a Limena, un comune alle porte di Padova, e che prima della pensione ha lavorato per vent'anni nella torrefazione del caffè per poi concludere la sua attività come consulente finanziario - Il viaggio è stata sempre la mia passione alla quale poi ho abbinato quella per la fotografia. Sono affascinato dalle persone, dalle tradizioni dei popoli. Viaggiare è imparare, è vivere la terra che si vede».

E la lunga avventura di Giancarlo Michelotto e della moglie Adriana, inizierà con quello che nei primi anni del Novecento, dagli emigranti italiani che andavano a cercare fortuna in America del Sud sbarcando tra le case colorate del barrio della Boca; era chiamato il "viaggio del mese".

«Il tempo, 28 giorni - spiega Giancarlo Michelotto - che la nave porta container in cui faremo salire il nostro camper da Le Havre giunga a Buenos Aires. Dovremmo arrivare per Natale, poi da lì comincerà il nostro vero viaggio che faremo interamente in camper, uno Sprinter Mercedes a quattro ruote motrici del 2003».

E sempre con il camper i signori Michelotto, nel 2005, furono protagonisti di un'altra avventura che li condusse dalla Cina al "tetto del mondo": il Tibet. «Un'esperienza meravigliosa durata oltre 80 giorni e in cui siamo passati dalle metropoli cinesi come Pechino e Shanghai, ai monasteri di Lhasa. Ora però, dopo avere visitato l'Est del mondo, c'è la grande curiosità di scoprire l'Ovest; paesi come la Bolivia, il Perù; città come Buenos Aires, New York, Città del Messico. Sarà un'esperienza davvero indimenticabile».

Che Giancarlo Michelotto da mesi sta preparando e definendo nei minimi dettagli, trascinando con la sua grande passione anche la moglie. «Mia moglie forse sarebbe un po' più tiepida di me - conferma Giancarlo - ma poi vive le mie stesse intense emozioni. In questi giorni stiamo definendo l'itinerario, prendendo i contatti con alcuni italiani che vivono in Sud America. Mi piacerebbe riuscire a documentare la storia dei veneti in quel Continente approfittando dell'incontro con le varie associazioni culturali, ma anche con le singole persone. Poi al termine vorrei documentare questo grande viaggio con una mostra fotografica».

E proprio per questo i coniugi Michelotto hanno già contatto la Regione Veneto, tramite l'assessore alle Politiche dei flussi migratori, Oscar de Bona.