lunedì 27 luglio 2009

Carissimi,vi parliamo ora delle persone che abbiamo incontrato da quando siamo entrati negli USA. A Sant'Antonio (Texas) siamo stati accolti da Delphine Gunning, insegnante di francese in un liceo, che avevamo conosciuta nello Yucatan, in Messico, e con la quale abbiamo trascorso la festa di Natale . Ci ha messo a disposizione il suo appartamento, ci è stata di aiuto e ci ha fatto conoscere la città. Il camper era parcheggiato nel cortile del residence nel quale abita, ma il regolamento condominiale vieta la sosta di questi veicoli, anche se fossero dei residenti. L'amministrazione dopo due gg di ns. sosta ha mandato un incaricato avvertendoci di tali regole.Lo abbiamo ringraziato e avvertito che attendevamo il ritorno dalla scuola di Delfhine prima di spostarci anche perchè eravamo in attesa della assicurazione. Dopo poco tempo è ritornato offrendoci la possibilità di stazionare davanti a casa sua o presso sua sorella che aveva ancora più spazio a poca distanza da lì. Con Delphine alla sera siamo andati presso la sua abitazione, una villetta in zona residenziale e per noi luogo ideale per trascorrere alcuni giorni. Il signore si chiama Josè Ibargue e sua moglie Juanina. Sono messicani e gran lavoratori: escono al mattino presto, lui dipendente del condominio con il compito di giardiniere e lei baby sitter della bambina di due medici. Sono stati straordinari per gentilezza e disponibilità. Ci avevano messo a disposizione l'auto ( Josè adopera sempre il pikUp) e le chiavi di casa.Il quartiere era tranquillo e quando siamo partiti abbiamo saputo che hanno sentito la ns mancanza e che sembrava loro strano non vedere più il camper al loro ritorno.
Delphine è francese, ha un figlio, Julien, di 11anni, è divorziata ed in quel periodo era alquanto nervosa sia perchè i suoi alunni si impegnavano poco, ma soprattuttto, secondo noi, perchè aveva deciso che il figlio in quella età aveva bisogno della presenza paterna per cui lo mandava a vivere con il padre, in Francia ed anche perchè riteneva che le scuole superiori là fossero migliori. Anche se lo negava, sentiva già il momento del distacco.
In ogni località visitata abbiamo incontrato persone cordiali e che chiedevano del ns. viaggio come per esempio a Los Alamos:ci siamo fermati vicino a delle case per pernottare e subito un signore si è avvicinato per fare la conoscenza e per invitarci a cenare con loro.Siamo andati a trovarli dopo cena, lui è vigile del fuoco, anche sua moglie lavora, hanno due figli sui 14-15 anni. Volevano sapere tante cose ma c'era il problema della lingua. Al ragazzo è venuto in mente di usare il computer che traduceva la ns. conversazione.E così, prima l'uno poi l'altro scrivevamo e leggevamo nella ns. lingua.Alla fine ci hanno offerto dei panini al miele per la colazione e, graditissima, una maglietta del corpo dei Vigili del Fuoco di Los Alamos. Da quel momento quando abbiamo avuto bisogno di approfondire il dialogo siamo ricorsi anche noi all'aiuto del computer-interprete.
A Los Angeles abbiamo conosciuto Alessandra Sandron, figlia del ns. caro amico Luigi di Padova. Con il suo compagno Michael abita a Topanga, sulla cima di un monte dal quale si vede l'Oceano Pacifico e la valle di Topanga ed hanno un gran camper. E' responsabile di una società di indagine Mediaset, l'unica in America.Studiano le nuove tendenze nel campo televisivo. Pensiamo che anche la RAI abbia qualcosa di simile. A Los Angeles si incontrano gli operatori televisivi di tutto il mondo per comperare e vendere i loro prodotti. Noi eravamo convinti che certi programmi americani ci fossero imposti perchè abbiamo perso la guerra, invece ora sappiamo che andiamo a studiarli e a sceglierli. Speriamo di ricambiare con qualche programma di qualita' che ci distingua per lo stile come avviene nel campo della moda italiana, tanto presente a Los Angeles.
Con loro siamo andati al molo di LA a vedere la famosa ruota e a fare una bella mangiata di pesce.
A Grand Juncton, nello Stato del Colorado, siamo andati a conoscere Brunella Gualerzi e il marito Ron, segnalatici da un amico di infanzia di G. Carlo, Mario Buratti. Brunella ha quattro lauree ed una gran passione per la cucina, non per niente è emiliana. Da 11 anni ha preferito avviare un ristorante, il Bistro Italiano, diventato il migliore ristorante della città. A casa stava facendo dei lavori di ristrutturazione e il pittore andava a lavorare anche alla domenica perchè era stato avvertito che a giugno forse si liberava un posto, non per andare a farsi operare ma per andare in carcere a scontare qualche mese di pena. Ci siamo spiegati bene? In carcere si sarebbe reso libero un posto per lui. Negli USA anche il carcerato ha i suoi diritti e lo fanno attendere perchè possa usufruire di un posto idoneo. Con Brunella e Ron, al lunedì primo gg d'estate e festivo, siamo andati in montagna a 3.000 mt per un picnic con amici nella casa di un Architetto.L'architetto in tutto il mondo ha fama di essere un personaggio bizzarro, strambo diremmo noi, ma uno come questo non l'avevamo mai neanche immaginato.Abitava a New York e dopo il matrimonio ha vissuto così: un anno di lavoro e uno di viaggi specialmente in Europa. Un anno con un piccolo Wolswaghen da Londra sono arrivati in Turchia, la volta successiva, in bicicletta da Londra fino in Grecia.Per mantenersi facevano qualche lavoretto. Nell'isola di Creta lui è caduto e si è rotto una clavicola; ha conosciuto il Vescovo del luogo che, in cambio del progetto di una casa di riposo, ha loro offerto ospitalità in una casa del vescovado. Lui dettava e una disegnatrice eseguiva.Dopo dieci anni di questa vita hanno deciso di spostarsi da New York verso l'ovest, in cerca di maggiori spazi.Sono arrivati a Gran Juncton e nei dintorni, sulla montagna, hanno acquistato 10 ettari di terreno isolato, a circa 10 km da un villaggio. Qui si sono costruiti una "casa" in legno, meglio dire da una catasta di legna hanno ricavato alcuni locali. Niente energia elettrica, l'acqua la prendevano da un pozzo, per salire in un soppalco-notte usavano un palo tipoTarzan, dormivano per terra su un materasso( mai avuto un letto in vita loro, nemmeno ora), avevano un impianto doccia composto da due fusti di metallo, uno posto verticalmente che fungeva da stufa e uno posto orizzontalmente sopra quale boiler. La legna non mancava e quando, dopo un paio d'ore, l'acqua era calda, aprivano il rubinetto e l'acqua che in parte cadeva sulla caldaia produceva un gran vapore e diventava una sauna a cielo aperto.Non occorreva infatti nessun riparo visto che i loro vicini erano gli orsi e le linci, interessati ad altro. D'inverno la casa veniva sepolta dalla neve e dovevano uscire dal tetto. Per andare a fare la spesa dovevano scendere in paese con gli sci e la slitta che poi trainavano carica per 10 km. Sono stati la disperazione dei genitori che tanto avevano fatto per farli studiare. Ma a loro interessava essere liberi e fare quello che volevano. Lì non hanno vissuto una settimana di vacanze ma ben sette anni e mezzo. Ora hanno una baita adiacente e d'inverno si trasferiscono in Florida in una abitazione composta da" 4 container". Sono persone piacevolissime come tutti i loro amici che quel giorno abbiamo conosciuto, professori, musicisti ecc ma tutti della massima semplicità e cordialità.
Brunella oltre alle qualità che vi abbiamo raccontato sappiate che ha un cuore a dir poco d'oro, perchè ha donato un rene ad un suo nipote, sottoponendosi a più visite e viaggi in Italia. Brava Brunella!!!
In Alaska, a Homer, sulla spiaggia abbiamo conosciuto il Sig. Luigi di Roma. Vive lì da due anni, si trova bene, sostiene che il freddo si sopporta bene perchè e' secco e ci ha spiegato come si vive in Alaska, ma di questo vi parleremo quando vi descriveremo come vivono negli USA e in Canada.Un suo amico ci ha regalato tre grossi tranci di halibut con il quale abbiamo mangiato da principi una settimana.
A Prince Rupert, nel nord-ovest del Canada, abbiamo conosciuto il geometra Mario Marogna originario di Asiago, lì da 47 anni, costruttore edile da 4 generazioni. Ha due figli ai quali ha ceduto l'attività che però segue giornalmente, da buon veneto in pensione. La sua impresa ha costruita mezza Prince, alberghi, sedi municipali, quasi tutte le opere pubbliche. E' agente consolare d'Italia per la zona.Ci ha informati che in Alaska vivono tre veneti, di cui uno su una isola.Prince Ruper è il porto più vicino alla Cina e le navi arrivano in 4 giorni e mezzo. La costa occidentale del Canada e l'Alaska sono più vicine a Pechino che non a N.York e la Corea ed il Giappone sono alla porta.
A Vancouver ci attendeva Anna Zampieri, sorella di Teresa, cognata di Adriana, con il marito Mario Pan. Sono in Canada dal 1980, dopo una sfortunata vita imprenditoriale fatta in Italia.Sono quindi arrivati lì, cinquantenni, non quali emigranti tradizionali, ma per dimenticare un brutto periodo e tanti dispiaceri. Si sono rimboccati le maniche e da sempre si sono dedicati ai più deboli con varie iniziative e in più luoghi, in particolare nel centroamerica, dove hanno indirizzato moltissimi aiuti ai ns. missionari ed in India a Madre Teresa.Li avevamo conosciuti al matrimonio di Luigi e Teresa nell'anno 1976 e da allora non li avevamo più rivisti. Hanno viaggiato moltissimo con il loro carrello tenda od altro; Mario in particolare ci ha raccontato di viaggi in Africa, in India, in Australia, al nord, al sud ecc e ci ha, piacevolmente, fatto sentire dei miseri viaggiatori. Conservano molti oggetti di ricordo dei luoghi visitati e Mario ha una grande passione per l'archeologia.Anna è giornalista fin dai tempi del Liceo di Vicenza dove si era fatta esonerare dalle ore di ginnastica per stampare il giornalino dell' istituto.E' stata direttore per molti anni del settimanale L'Eco d'Italia che viene pubblicato a Vancouver, collabora con il Messaggero di S.Antonio, con l'Associazione Veneti nel Mondo e soprattutto scrive libri. E' stato il suo libro "Missioni di ieri, frontiere di oggi" a spingerci a conoscere certe realtà del Guatemala e del Messico quali Tecun Uman e Chipilo. Per i suoi meriti professionali, per la ricerca storica, sociale e culturale dell'italiano emigrato nelle americhe e per avere sensibilizzato e coinvolto nella realizzazione di opere umane a favore dei più bisognosi i nostri ex emigranti e i loro discendnti residenti in Canada, il 2 giugno scorso è stata insignita della onorificenza di Cavaliere dal ns. Presidente Napolitano. Sono vicentini, anche i tre figli, un maschio e due femmine. Davide è uno stimatissimo scultore specializzato soprattutto nella lavorazione dei metalli, spesso di metalli recuperati e attinenti al luogo dove le sue opere vanno installate.La sua è arte moderna, spesso stilizzata ma molto espressiva e calda anche se fatta di freddi metalli. Ida è pittrice, organizzatrice, fotografa, collabora anche con il fratello per la presentazione delle opere ai vari concorsi; ha lavorato in Italia in uno studio di architettura così come è stata per anni in Kazakistan.Marta è pittrice professionista ma, come tanti altri artisti, per vivere ha avviato una iniziativa economico-artistica: organizza dei rinfreschi, dei pranzi per occasioni importanti dove mette a frutto la sua creatività artistica. I suoi piatti, abbiamo visto alcune foto, sembrano delle pitture. I classici dipingevano nature morte, lei invece nature vive, apprezzatissime per la vista ed i sapori. Insomma vi abbiamo raccontato di una famiglia di artisti.Dicono che in Canada si sta meglio che in Italia, però la amano tanto. Con loro abbiamo festeggiato il compleanno di Ida il 12 luglio e il martedì 14 quello di GianCarlo: due compleanni speciali di G. Carlo, l'anno scorso al lago Titicaca con Osvaldo e Adriana di Bogotà e quest'anno con Anna e Mario a Vancouver.
Anna ci ha informati che a Trail ci sono molti italiani, circa la metà della popolazione. Essendo quella città sul percorso che ci portava di nuovo negli USA ci siamo fermati. C'è una bella piazza nuova intitolata a Cristoforo Colombo, due club italiani e ogni anno a settembre c'e la Festa Italiana. Abbiamo conosciuto Sandro Ballarin, dipendente comunale. Il padre è originario di Pellestrina e la madre della Calabria. Ora sono in vacanza al Lido di Venezia presso la sorella. Ci ha fatto conoscere la zia Maria Liberata e lo zio Enrico Redivo con la moglie Elena. Anche lo zio è stato dipendente del comune. Trail è zona di miniere, c'è una importante Impresa che raffina i metalli. I minerali grezzi provengono da tutto il mondo e qui vengono estratti lo zinco, l'oro ed altri. Vi lavoravano circa 6.000 persone ora solamente 1.500 quasi tutti tecnici perchè gli impianti sono tutti automatizzati.Enrico ed Elena ci hanno raccontato di quando, nel 1944, sono arrivati. Oltre ai 10 gg di nave ne hanno impiegati otto di treno per attraversare il Canada. Il treno si fermava spessissimo perchè caricava e scaricava il latte degli agricoltori della zona. Un pomeriggio si è fermato per circa mezz'ora e poco lontano c'era un negozio di generi alimentari; tutti sono scesi e hanno comperato tutto quello che c'era. Ad un certo momento hanno sentito la sirena del treno che segnalava la partenza e si sono messi a correre per non rimanere a terra. Hanno ancora nella memoria il viso preoccupato del capotreno che correndo loro incontro raccomandava di rallentare per paura che si facessero male. Alla notte venivano accolti nei migliori alberghi, alberghi di lusso. Una parente aveva partorito il giorno prima dello sbarco e ricordano le premure e le cure che venivano rivolte ad essa ed al piccolo;un trattamento inaspettato. La signora Elena ci ha detto che gli italiani sono rispettati soprattutto perchè laboriosi ma che in realtà in Canada lavorano meno di metà che in Italia. Sandro è nato in Canada, viene in Italia abbastanza di frequente, gli piace moltissimo, la trova costosa, non capisce perchè un caffè preso da seduti costi più che in piedi, dice di vergognarsi quando esce di casa con le sue cugine perchè esse sono tutte a puntino e lui magari in ciabatte, libero da condizionamenti come si usa in Canada. La zia Maria Liberata,come abbiamo sentito molti altri, soffre quando sente parlare male dell'Italia, ma inorridisce quando sente degli italiani parlare male dell'America, dimenticando quanto questa abbia dato e non solo all'Italia e soprattutto perchè dimostrano di non conoscerla e non sanno che l'America "siamo anche noi italiani". A tutte le persone che abbiamo ricordato e che abbiamo avuto la fortuna di incontrare siamo riconoscenti per l'accoglienza e per l'arrichimento di vita che ci hanno trasmesso. Un grazie di cuore.
Notizie di servizio: per comunicare tramite cellulare non seguite consigli interessati o falsa pubblicità: dual, trial ecc..... è sufficiente il più semplice degli apparecchi, purchè ci sia rete. La comunicazione con Tim non è stata presente solo in Ecuador e in Alaska. Alla prossima e saluti a tutti. Adriana e Carlo

giovedì 16 luglio 2009

Carissimi, vi scriviamo da VANCOUVER, in Canada sul Pacifico, una delle più belle città del mondo e ancora una volta dichiarata la città con il più alto tasso di qualità della vita.Da qui inizieremo la traversata, parte in Canada e parte negli States, che ci porterà all'Atlantico per l'imbarco. Siamo doppiamente felici prima di tutto perchè le nipoti Eleonora e Giulia sono state promosse. Spessissimo abbiamo avuto un senso di colpa per averle lasciate per tanto tempo, per non averle seguite come sempre, ma sappiamo che siamo stati sostituiti egregiamente e i risultati si sono visti. Brave Ele e Giuly!!! Secondo perchè abbiamo realizzato il sogno di riuscire a visitare dal sud al nord il continente americano, dalla Terra del Fuoco all'Alaska, dove abbiamo trascorso più di tre settimane. Il ns. permesso di soggiorno negli States era di tre mesi ed avevamo in programma di rinnovarlo scendendo da Los Angeles (LA in america) alla frontiera messicana rientrando subito con altri tre mesi di validità. Abbiamo cambiato programma sperando di fare in tempo a visitare i parchi e di lì passare in Canada nei tempi regolari. Così abbiamo fatto una gran corsa per vedere San Francisco( bellissima la strada costiera da LA a S.Francisco ), il parco Josemite rendendo omaggio al grande maestro di fotografia Adams, la Valle della Morte, per un caro pensiero al ns. grande Antonioni che lì ha girato l'omonimo film, poi Las Vegas, il Grande Canyon, il Teton, il Bryce Canyon, Marble Canyon, Arches park, la Hoover Dam e lo Yellowstone. Da qui in Canada i parchi Banff e Jasper, che hanno bellissime cittadine che ricordano quelle delle ns. Dolomiti, e molte centinaia di km di boschi prima di arrivare in Alaska.La prima parte dell'Alaska che abbiamo visitato è stata alquanto monotona: un susseguirsi di boschi sempreverdi, nessun villaggio, quelli indicati sulla carta come città non sono altro che l'incrocio di qualche strada, qualche negozio ed officina ma nessun segno di agglomerato, le abitazioni sono sparse, all'inizio del bosco, unico segnale di una abitazione è la cassetta postale posta sulla strada. L'Alaska e' conosciuta come il paese degli orsi, ma a noi è sembrato che vivessero da orsi gli uomini, perchè di orsi veri neanche l'ombra.Vi abbiamo nominato le cassette postali perchè negli USA e nel Canada il servizio non arriva porta a porta ma ogni abitazione deve avere la cassetta sulla strada e quando le strade sono secondarie le cassette sono, anche una cinquantina, all'inizio della via. In Canada abbiamo visto addirittura fino a 600 cassette in una piazza e nei centri urbani le cassette sono negli uffici delle Poste e quindi ognuno deve andare a prelevare la sua corrispondenza.Vi abbiamo nominato alcuni dei parchi visitati ma tutto il territorio è pieno di cartelli che segnalano parchi, monumenti, aree comunali, regionali, statali ecc. Questa è stata per noi un'altra sorpresa perchè il paese capitalista per eccellenza in realtà ha una percentuale altissima di territorio pubblico, ben tenuto e per il godimento dei cittadini.In Alaska abbiamo visitato il parco Denali e, sotto la neve estiva, il Wrangell-St Elias. Scopo del ns. viaggio è di conoscere la realtà di ogni luogo visitato, come si vive, che cosa offre un determinato paese e non è rivolto a visite particolari come per gli appassionati di animali che devono conoscerli, aspettarli nei gg e nelle ore più adatte e con ottiche potentissime. A noi piace trovarli nell'ambiente che visitiamo, avvicinarsi a loro, farci vedere e spesso siamo stati fortunati perchè li abbiamo trovati lungo il percorso.Dopo il nord est ci siamo diretti ad Ovest e lì le cose sono cambiate. Prima di Anchorage già le strade sono trafficate, si vedono alcune cittadine ed il paesaggio sembra quello delle pianure ai piedi delle Prealpi e poi nella penisola Kenay diventa veramente bello ed interessante. Ci siamo emozionati nel vedere la prima aquila dalla testa bianca, il simbolo degli States. Abbiamo visitato Kenay ed Homer, dove termina la strada. La maggior parte dell'Alaska è raggiungibile solo con la nave o l'aereo, anche la capitale Juneau non ha strada. A vederla sulla mappa l'Alaska sembra una costola del Canada, in realtà è 5 volte l'Italia ma è popolata e collegata da strade solo in una piccola parte. Le strade sono nate come collegamento militare agli Stati Uniti dopo l'attacco giapponese del 1942 e solo dopo anni hanno iniziato a funzionare come collegamento civile. L'Alaska era russa e sulla costa ci sono testimonianze di chiese ortodosse ancora ben conservate.Nel 1867 il Segretario di Stato americano Seward la comperò per 5 centesimi di dollaro all'ettaro, una follia dissero ed essere equiparati a Seward voleva dire "essere uno che getta via i soldi". Nel frattempo però sono stati pompati miliardi di barili di petrolio che hanno più che compensato la somma spesa. Dal 1980 è in funzione un oleodotto di 1280 km che porta il grezzo dai pozzi del nord al porto di Valdez. Metà dell'oleodotto è interrato e l'altra metà poggia su 78.000 supporti che devono e siamo in Alaska, essere costantemente raffreddati perchè il petrolio che scorre ad una temperatura di 60°C non faccia sprofondare l'oleodotto nello strato di ghiaccio.
Da molto non vi parliamo di Jambo, vi diciamo subito che sta diventando il camper ideale, cioè come dovrebbe partire un camper allestito per lunghi viaggi.Deve essere essenziale, un buon motore tradizionale (non il nostro ) avere un ottimo telaio, non appesantito da applicazioni non indispensabili, e nessun, proprio nessun, automatismo. Tutte le funzioni devono essere manuali nella speranza che il conducente sia fortunato, vedi G. Carlo, e si fratturi una mano alla volta. La prima regola è che quello che non c'è non si rompe e di partire con un veicolo che possa essere riparato da qualsiasi buon meccanico tradizionale.Quando siamo andati nella Valle della Morte, alle sette di sera c'erano 44°C e per il troppo calore sulla strada sono scoppiate le tubazioni dell'impianto idraulico dei piedini di sollevamento ed uno di essi si è aperto in corsa. Fil di ferro grosso e fissaggio al telaio . A Fairbanks abbiamo deciso di non andare alla Prudhoe Bay, il punto che avevamo previsto di raggiungere più a nord, perchè le vibrazioni della trasmissione erano aumentate. Bisognava percorrere 800 km di strada sterrata, buona con l'asciutto ma priva di assistenza, e con la prospettiva di vedere pochi animali.Siamo quindi partiti per il Denali.Entrati nel parco,dopo circa 20 km, superato un cantiere, la trasmissione è diventata rumorosissima e con forti vibrazioni. Alcune persone che si sono fermate consigliavano di chiamare un carro attrezzi. G. Carlo ha detto di aspettare perchè provava a vedere quale fosse il guasto. Ha visto che si era rotto un supporto di sostegno dell'albero di trasmissione delle 4 ruote motrici. Con il cric ha sollevato l'albero che penzolava, lo ha avvicinato al punto di rottura e con il famoso fil di ferro grosso che nel viaggio in Cina era servito ad altri compagni lo ha fissato in due punti.Così siamo riusciti a rientrare sulla strada statale e ad arrivare al villaggio in cui avevamo pernottato la sera prima. In una officina ci hanno sostituito l'intero supporto con uno che avevamo di scorta, avvertendoci che poteva rompersi di nuovo per le vibrazioni dell'albero essendo consumate le boccole-ammortizzatore in gomma. Siamo ripartiti ed il gg dopo siamo ritornati a visitare il parco. A Kenay abbiamo trovato un meccanico specializzato nelle trasmissioni che ha sostituito un altro supporto con uno già usato che avevamo di scorta e che aveva le boccole in discreto stato. Le vibrazioni in certi momenti sono ancora presenti però ormai dovremmo farcela.Dopo circa 160.000 km sembrava che avessimo forato per la 2° volta, mentre in realtà è stato un cerchio in lega che non teneva più la pressione e così con una camera d'aria abbiamo riutilizzato la ruota per averne sempre due di scorta. Dimenticavamo che i due fratelli meccanici del Denali ci avevamo sistemato le condutture dell'impianto idraulico ed aggiunto l'olio che mancava ed il tutto gratuitamente, però nel metterlo in funzione la centralina non ha dato segni di vita e così abbiamo deciso di abbandonare anche l'uso di questo.Tuttavia Jambo mantiene un bell'aspetto ed è sempre ammirato e complimentato.Il computer con il quale siamo partiti si deve essere ingelosito per le ns. continue attenzioni a Jambo così anch' esso ha fatto la sua parte: si è disintegrato il monitor ed è diventato preoccupante da quando ha incominciato ad alterare i colori delle foto. Così ne abbiamo comperato uno nuovo che usiamo solo per archiviare le foto e per internet perchè il venditore non ha voluto installare i ns. programmi Da oggi, 14 luglio, una delle due fotocamere che abbiamo non scatta più: non sappiamo se sia stanca o ammalata!!! Sorvoliamo su altri inconvenienti minori.
A proposito di paesi del terzo mondo, dove classifichiamo l'Italia nel settore delle trasmissioni? Da noi per trasmettere con un apparecchio CB della portata di 3-4 km dobbiamo avere una concessione ministeriale con il pagamento annuale di una tassa, per usufruire di Internet in un centro autorizzato devi dare le generalità, qui in Canada e negli States ti puoi collegare liberamente e gratuitamente con il tuo portatile stando in camper usufruendo delle reti di uffici pubblici, aereoporti o di una qualsiasi altra attività.Ritornando all'Alaska ci sono piaciute molto anche Haines, Skagway, dove arrivarono cercatori d'oro da tutto il mondo e dove quel giorno erano attraccate due navi passeggeri Norvegesi arrivate attraversando il circolo polare ed Hyder, un paesino della vecchia Alaska, rimasto uguale a quello di 150 anni fa. Qui ci siamo recati nella speranza di vedere degli orsi che catturano il salmone quando risale il fiume, ma non era ancora il momento del passaggio e quindi... niente pesci,niente orsi.I salmoni che vivono negli oceani e che diventano rosa perchè mangiano i gamberetti, alla fine del loro ciclo di vita,dopo 4 anni, risalgono i fiumi in cui sono nati, la femmina deposita le uova, il maschio le feconda, e poi muoiono. Tutto questo si verifica per circa un 10-20% perchè la maggioranza viene pescata o catturata dagli orsi e dalle aquile.Gli orsi li squartano e ne mangiano le uova, molto grasse, perchè devono incamerare riserve per il lungo inverno e le aquile finiscono il resto. Ci sono più varietà di salmoni ed ognuna ha il suo periodo di risalita. Il momento migliore per pescarli è quando iniziano a risalire il fiume perchè in seguito, per la fatica di nuotare contro corrente, di sbattere sugli scogli, spesso senza alimentarsi, si snervano, dimagriscono e perdono di qualità. Nel prossimo aggiornamento vi parleremo delle persone incontrate da quando siamo entrati negli States e ribadiamo l'intenzione, al ns.ritorno, di scrivere un libro sul viaggio corredato da molte foto. A risentirci, ciao a tutti.......